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Ditesti

martedì 4 marzo 2014

Loci de Genio 4 - Le misteriose grotte di Smirne (o Izmir)

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Smirne, ovvero Izmir oggi, è una provincia della Turchia sulla costa dell'Egeo. Con i suoi 3,5 milioni di abitanti, è la terza città più grande del paese dopo Istanbul ed Ankara. Anche storicamente Smirne è importante perché era una delle Sette Chiese dell'Apocalisse e città natale del poeta Omero. Ci sono diverse leggende sulle origini del nome di Smirne. Alcuni studi scientifici dicono che la parola Izmir deriva da Smyrna nel dialetto ionico antico ed era stato scritto come Smyrna anche nel dialetto di Attico (intorno ad Atene). La parola Smyrna in Greco antico significa Mirra ma non era di origine greca, esso deriva dalle radici linguistiche dell'Anatolia come molti altri nomi nella regione egea. Alcuni dicono che nei testi ritrovati nello stabilimento di Kultepe a Kayseri e che risalgono al 2000 a.C, c'era un posto chiamato come Tismyrna e la "Ti" all'inizio era stato omesso cosi la città era pronunciata come Smyrna. Altri parlano di una principessa delle Amazzone col nome "Smyrna". Comunque, da tutti questi nomi deriva oggi la Izmir nel periodo turco.
Secondo le conoscenze storiche ed i risultati degli scavi archeologici, la storia di Izmir risale al 3000 a.C. Gli scavi continui sulle creste di Bayrakli dal prof. dott. Ekrem Akurgal fin dal 1959, la scoperta dell'altare di Zeus dall'archeologo tedesco Carl Humman a Pergamo (Bergama odierna) fra 1866 e 1878, la scoperta del tempio di Artemide nel 1869 dal britannico Wood, e gli scavi continui degli archeologhi austriani ad Efeso fin dal 1904, tentano di chiarire la storia di Izmir. Inoltre molti ricercatori da diverse universita' stanno studiando ancora lo sviluppo storico della città.
Attorno al III millennio a.C. l'Anatolia occidentale era sotto l'influenza di Troia. Gli insediamenti sviluppati sulla costa egea si notano generalmente durante questo periodo. Gli Ittiti che Omero descrisse nell'Iliade, erano una forza e una civiltà attiva nei pascoli delle montagne anatoliche e i Troiani erano alleati degli Ittiti. In effetti Pitane (Çandarli) nel bacino del fiume Bakirçay e gli stabilimenti simili sono stati sviluppati dagli Ittiti intorno al 1500 a.C. Si crede che anche le Amazzoni abbiano vissuto nella zona fra la Caria e la Lidia che oggi si trovano ai lati delle montagne di Yamanlar a Izmir, e che hanno continuato la loro esistenza fino all'arrivo degli Aioli e degli Ioni.
Gli Aioli ed Ioni che fuggirono dall'invasione dei Dorici intorno al 1000 a.C, vennero dalla Grecia e si stabilirono a Smirne e nei dintorni. Gli stabilimenti importanti aiolici ed ionici sono: Bergama (Pergamo), Manisa (Magnesia), Izmir (Smyrna), Urla (Klazomenai, vicino a Çesme), Kemalpasa (Nimphaion), Çesme - Ildiri (Erythrai), Sigacik (Teos), Foça (Phokaia), e Selçuk (Efeso).
Attorno al settimo secolo a.C. Smirne era passata sotto il controllo di Mileto ed era diventata la citta' piu' ricca nella zona a causa del commercio con i suoi confinati, particolarmente la Lidia. I buoni rapporti con la Lidia durarono fino alla conquista dei Persiani. La sovranita' persiana ebbe fine con l'arrivo di Alessandro Magno in Anatolia nel 334 a.C. Durante questi anni, cioe' nel periodo ellenistico fra IV e II secolo a.C, un nuovo stabilimento era nato intorno a Kadifekale (monte Pagos) con le sue mura impressionanti.
Dopo il periodo ellenistico, la città venne legata al regno di Pergamo nel 197 a.C. e poi divenne romana nel 133 a.C. Ci furono dei grandi terremoti che distrussero Smirne ma venne sempre ricostituita con volere degli imperatori romani e divenne un porto importante per il commercio; Smirne era vista come il centro dell'Asia Minore. In questo periodo, l'agorà, l'acropoli, il teatro, lo stadio e le costruzioni che non sono rimasti finora, come le biblioteche e le fontane, erano costruite.
Con la divisione dell'Impero Romano in due, Smirne era passata all'Impero Bizantino ed il suo sviluppo si fermò a causa della crescita d'importanza della vicina Efeso come un centro culturale e religioso. Durante il periodo bizantino, Smirne era entrata per un breve periodo sotto il dominio dell'imperatore Attila degli Hun, e poi passata di nuovo ai Bizantini.
Nel 1076 Smirne fu occupata dai Turchi Selgiuchidi sotto il regno di Kutalmisoglu Süleyman Shah. L'ammiraglio turco Çaka Bey fu nominato come il sindaco di Smirne; Urla, Foça e le isole di Sakiz (Chios), di Samos e di Istanköy (Cos) furono conquistati. Dopo la morte di Çaka Bey, la città fu riconquistata dai Bizantini nel 1098, poi dalle crociate e dai Genovesi nel 1261, e poi dagli Ospitalieri nel 1320. Finalmente arrivarono gli Ottomani con il marinaio Umur Bey che la aggiunse al territorio turco.
Durante il periodo Ottomano la città divenne un'importante porto sull'Egeo e sulla via delle carovane. La gente locale e stranieri, e soprattutto i levantini, si erano occupati nel commercio. Attorno al XVI secolo c'era un aumento nei consolati dei paesi stranieri particolarmente dovuto alle capitulazioni che il governo ottomano gli aveva consentito. Questi consolati partecipavano alle attività commerciali delle loro navi ancorati nel golfo di Izmir. Nel diciannovesimo secolo, si svilupparono anche i settori di imballaggio, l'assicurazione, e le operazioni bancarie.


Ma si dice che esistano, nelle montagne che circondano la piana della città, grotte che erano un tempo il luogo dei riti iniziatici di una tribù sconosciuta. C'è chi dice che queste grotte sono ancora quasi del tutto inesplorate ma che scendano sotto il livello del mare in alcuni punti. Sacche e pozzi d'areazione naturali si estendono per centinaia di metri per le fenditure nella roccia. Un tempo esse offrivano la ventilazione adeguata per i riti tribali, mentre l'acqua di mare che si insacca per chilometri sotto le entrate delle grotte fornisce agli occupanti cibo abbondante.




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