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Ditesti

giovedì 12 giugno 2008

Ricominciare a centosedici anni 10




La proposta politica

Hanno detto che Rifondazione Comunista è stato il partito del “no”. Era vero. In più è stato a volte il partito del “no e basta”, perché di meglio non aveva da fare.

Rifondazione, adottando il contropotere, dovrà produrre nuova verità e un nuovo sapere che dovrà concretizzarsi in una proposta politica di qualità.

Sembra quasi un concetto di marketing piuttosto che un principio, ma bisogna andare oltre le facili apparenze. I cittadini sono frastornati da un processo di produzione della verità che zigozaga fra luci e ombre; i cittadini sono chiamati a scegliere sotto una cappa di disillusione e d'incapacità nel distinguere chiaramente una proposta politica dall'altra perché tutte quante sono attentamente artefatte per nascondere i veri elementi dirimenti, a favore di aspetti falsanti e mistificatori.

Come si può pretendere di essere comunisti, antagonisti al potere, produttori di progresso e di liberazione dell'uomo e della donna, se non si parte dal basso creando proposte politiche chiare, razionali, giudicabili dalla prima all'ultima parola? Si devono offrire soluzioni concrete e attuabili, non speranze; si deve permettere ai cittadini di valutare fattivamente le prospettive reali e non far loro coltivare delle illusioni. Si deve far sapere loro i come, i quando, i modi precisi attraverso processi di produzione di verità non aleatori.

Per esempio, negli ultimi dieci anni la gestione del problema della sicurezza è stata affrontata soltanto con i mezzi dell'amministrazione penale e della repressione, ma mai ho avuto modo di ascoltare un'analisi sulle cause sociali dell'insicurezza che fosse ferrata e produttrice di una vera soluzione, non si è neppure visto un partito che affrontasse la questione con gli strumenti della sociologia criminale. Tanto per dire, certi crimini avvengono in certe città e non in altre, in certi quartieri e non altrove, in certi luoghi che presentano determinate caratteristiche e non dove le caratteristiche sono diverse.

Se vi fosse un minimo di volontà per usare ragione e democrazia, invece di seguire il sistema del potere, forse tutto sarebbe ben più semplice e meno traumatico per i cittadini.

È del tutto ovvio e scontato che per migliorare una proposta politica, tutti gli iscritti a un partito, dal militante al dirigente devono aumentare le loro competenze avendo anche il coraggio di entrare in campi mai conosciuti prima per cercare soluzioni d'avanguardia ai quesiti sociali. Ma è altrettanto ovvio e scontato che non basta avere uffici politici zeppi di premi nobel, c'è bisogno di un altro sforzo d'innovazione.

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