Nel 1882 Andrea Costa fu il primo deputato socialista eletto alla Camera dei Deputati, quest'anno (2008) gli ultimi eredi di tanta parte della storia d'Italia ne sono usciti. La sinistra prosecutrice dell'idea di trasformazione sociale iniziata con il socialismo ottocentesco si è fermata a riflettere.
L'evento è stato troppo improvviso e traumatico perché si lasci la sinistra italiana alla storia dirigendosi completamente verso un modello americano; è una situazione caduta da un cielo plumbeo, così scioccante da meravigliare e far preoccupare sinceramente persino gli esponenti politici che hanno fatto della minimizzazione di ogni istanza comunista uno dei termini dei loro glossari.
Tra i tanti titoli che si potrebbero scegliere per discutere di un progetto per il futuro immediato, io scelgo “Ricominciare a centosedici anni”.
Ricominciare dopo centosedici anni di storia, significa prendere atto sia dal superamento subìto dalle idee dei comunisti, sia del logoramento dei comunisti stessi. Tuttavia restano delle radici pervicaci; sebbene la tragedia elettorale non sia stato uno sventurato schiaffone del fato malevolo, queste radici ancora non sono state divelte e gettate a essiccare al sole.
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