Tuttavia il problema principale non è tanto il computer, che non è altro che una stupida macchina di silicio e plastica. Quello si ricompra magari passando il periodo della fine dell'anno mangiando e bevendo di magro. Il guaio è che ho perso alcuni dati. Infatti, care amiche e cari amici, avevo lavorato intensamente per voi, vi avevo scritto tante letterine, tanti raccontini divertenti e pensieri molto profondi sulle prospettive della nostra umana natura in cammino nel XXI secolo.
Ero riuscito anche a fare una cosa molto importante, che per giunta mi sta anche sulle palle come poche altre. Avevo impaginato la sezione del sito dove tutto questo materiale sarebbe andato a finire. Io odio impaginare l'html per la semplice ragione che poi la gente mi scambia per un webmaster e non per uno scrittore o un intellettuale. Credono che passi il tempo a fare tabelle e ritoccare immagini per il puro piacere di riempirlo di stronzate di poco conto. E infatti quelle pagine web che avevo realizzato erano un piccolo capolavoro di eleganza e di adeguatezza formale al contenuto. Erano delle pagine estremamente scarne, ma di assoluta accessibilità, i testi scorrevano chiari e puliti, si sarebbe potuto restare a leggere su quelle pagine per ore ed ore senza alcun disturbo all'attenzione o stress agli occhi.
Se poi non ve ne frega un tubo e continuate a pensare che non c'è niente di interessante qua, prego, andatevene pure, anzi...quasi quasi metto qua a destra un paio di link che vi porteranno in qualche magico mondo di tette al silicone o dell'horse-fucking, c'è qualche signora con delle richieste particolari? Mi scrivano per email vedrò di accontentare tutti/e. Tanto lo so che non siete capaci di reperire la pornografia senza che le vostre bollette si gonfino a dismisura.
Per me il reato della truffa telematica verso gli incapaci e gli ignoranti andrebbe depenalizzato.
Scusate la stizza e l'acidità, in questi giorni sono molto più intrattabile del solito, ovviamente inizierete a pensare che come ogni misantropo asociale, con una vita povera e stentata, sia mestruato dal periodo che sto attraversando mentre scrivo, e cioè dicembre. E invece no! Mi rode il culo e basta di aver perso i dati, quasi un mega e mezzo di roba scritta negli ultimi mesi che riguardarebbe Paolo Augusto (il nome è Paolo). Cioé me, cioé questo fantastico ometto di carta e inchiosto trentenne e pelatello che campa vendendo ceramiche artistiche e vive di arte scrittoria imaginifica.
Ora che questo materiale è scomparso “come lacrime nella pioggia”, sarebbe il caso di lasciar perdere ogni velleità di ricostruire ciò che è stato scritto, è impossibile e tirare avanti, magari dopo essersi sfogati a dovere.
Francamente ho dato fondo a tutta la saggezza popolare che mi è stata tramandata dal mio retaggio arcaico-retrivo, ma tanto lo sapevo che anche a scorrere per quindici volte tutta la lista dei nuovi santi proclamati dal fu Karol Woytila non avrei trovato soddisfazione.
Se non che, il giorno dopo, mentre mi aggiravo per la crime-scene non tanto alla ricerca di indizi, ma perlomeno sperando che il ladro abbia avuto almeno la cortesia di gettare via il portafoglio dopo essersi preso i soldi e magari anche le cartelle con degli appunti che stavano nella valigia insieme al portatile, mi sono sbattuto nei nuovi 6x3 del nostro grande amico Silvio Berlusconi. Esso recitava «Stiamo mantenendo le nostre promesse. E andiamo avanti!»
Lux! L'illuminazione.
Ho aspettato che facesse buio, sono tornato al cartellone armato di bomboletta giallo-sole e sotto l'enfatico sprone a mantenere la fiducia nel nanaccio che si fa bello di potersi ripiantare i peli in testa quando cazzo gli pare, ho aggiunto una frase doverosa, e infatti per un po' di giorni si è letto:
«Stiamo mantenendo le nostre promesse.
E andiamo avanti!
E proprio di questo abbiamo paura!»
Ora mi sentivo davvero meglio!
Avrei voluto fare una foto e farla circolare su internet. Ma non l'ho fatto, perché per tutti sarebbe sembrata l'ennesima opera di fotoritocco fatta da un ragazzetto col Photoshop cracckato e non un atto di ironica protesta da parte di un privato cittadino.
Quindi mi sono tenuto per me la paternità del gesto e mi sono dileguato nella notte come Batman.
Batman...L'Uomo Pipistrello, il Cavaliere nero di Gotham City. Ammetto di non essere un grande patito di hero-comics americani, (orrore! Penserete), ai tempi della mia iniziazione al magico mondo dei fumetti lo stile del disegno americano non mi attraeva; quel fotolito a 4 colori, i pochi chiaruscuri...”è roba statica” dicevo, come anche le storie e le trame, scontate, banali...pagine e pagine di eroi in calzamaglia catturati in pose da funamboli circensi con infinite didascalie – L'Uomo Ragno che nel mentre passa da un grattacielo all'altro si massacra l'esistenza e con lo stato di salute di Zia May, con sua moglie, con le ultime parole dettegli in punto di morte dallo Zio (“da un grande potere derivano grandi responsabilità”), suvvia! Non mi stuzzicavano l'intelletto per niente, lo ammetto, sono stato manchevole di sensibilità al tempo. Amavo molto di più le produzioni europee: Crepax, Corto Maltese, e i manga...il bianco e nero, la capacità di narrare per immagini, immagini che spaziavano, andavano verso il surreale, il nonsense, oppure le vertiginose archietture ipertecnologiche di Masamune Shirow (poi sono i comics americani a risultare pesanti..deh!) oppure le orge di sangue e orrore di Berserker o Bastard!
Oggi come oggi però sto faticosamente risalendo la china della mia abissale ignoranza nell'imaginario fumettistico americano, da quando ho scoperto Neil Gailmann, da quando...Va bene! Da quando hanno iniziato a fare il telefilm Smallville e tutti gli altri film sui supereroi.
Ok ridete pure...ma perché tanto ritorno di questa roba sugli schermi?
Boh! E che ne so io?
Sarà un effetto dell'undici settembre? Po'esse (come si dice quando non si è convinti di quello che si sta dicendo). Personalmente credo che faccia tutto di una largo ciclo economico che si ripete ad ondate né più né meno come le crisi di borsa. Roba capitalistica: cinque anni fa hanno rispolverato Star Wars, poi il Signore degli Anelli, e infine tocca ai superoi. Fatto sta che io tra Batman e Superman scelgo di brutto il primo (sapevate che alla Warner Bros l'idea iniziale era di fare una serie televisiva del “giovane Bruce Wayne”? Come si è finiti a su Clark Kent invece non ve lo scrivo, lo lascio a chi lo fa di mestiere, e quindi ci viene pagato).
Batman meglio di Superman? Chiaro! Batman è sempre stato un personaggio molto più amato in generale, perché la gente vede in Batman solo un uomo che per quanto forte, intelligente, ricco e doato delle più sofisticate meraviglie della scienza, resta pur sempre un uomo normale, mentre Kal El è “super” in ogni cosa, niente lo scalfisce, kryptonite a parte, e questo lo rende un po' antipatico. A me invece piace di più Batman perché è uno che “sta dalla parte giusta, forse per sbaglio”. É è un pazzo, un complessato, un ossesso contro il crimine e lo combatte quasi con i suoi stessi mezzi. Bruce Wayne ha vissuto un trauma così grande da bambino, è cresciuto così terrorizzato dal mondo e dal male che oggi non chiede “giustizia” ma “rivincita”, lui non vuole redimere i cattivi, li vuole terrorizzare, per questo si veste di nero, con le fattezze spaventose di un pipistrello e si maschera la voce con uno strano congegno che gliela distorce facendola diventare un qualcosa di cavernoso e mostruoso.
Se mai avrò tempo di leggermi tutta la bibliografia di Batman mi dedicherei ad uno studio psicologico più approfondito, per il momento sono così preso a vedere come va a finire Smallville che non ho altro tempo da dedicare al mondo dei super-hero d'America.
Come dite? “Non contarci balle, lo sappiamo anche noi che attualmente Smallville non viene trasmesso in prima visione, ci sono solo le repliche...”.
Ehehehe...poverini...Io sto seguendo le puntate della serie attualmente in corso in America. Come faccio? Non ve lo dico. Scopritevelo da soli...Eh! Oh! Non posso mica dire sempre tutto.
Tuttavia, se aspettate un po', vi dirò qualcosa di interessante....
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