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Ditesti

lunedì 14 marzo 2022

lo sfacelo dei Paradigmi

Quello che da parte dell'«Occidente» mi sta arrecando un disgusto fortissimo è l'allegro gioco che tutti i più irregimentati intellettuali (giornalisti compresi, vista la natura essenziale del loro lavoro) stanno facendo sui «paradigmi» che hanno fondato proprio il pensiero occidentale. No no, non si tratta solo di sparare cazzate, di distorcere informazioni, o di creare fake news. No no (encore), quasi andiamo a toccare i fondamenti antropologici del modo di pensare qui, in Occidente (che sia un buon modo o un cattivo modo, ora non importa).

Cioè: la guerra che Putin ha iniziato (perché l'ha iniziata lui, su questo non c'è dubbio) è una guerra dell'Ottocento sotto tutti i punti di vista. Manca solo la dichiarazione di guerra formale che si faceva una volta («abbiamo consegnato agli ambasciatori di Francia, Inghilterra...» bla bla bla, disse Mussolini dal balcone quel giorno del 1940). 

Sul perché non c'è stata la dichiarazione di guerra formale, ci posso perdere un'oretta alla tastiera per spiegarla in ipotesi più o meno fondate, ma andiamo oltre.

Son 18 giorni che Putin attacca e negozia, attacca e negozia. Cioè fa la guerra e poi propone dei negoziati. Che saltino sempre o arrivino a un nulla di fatto puntualmente, è un dato di fatto, ma questa sua «condotta» di guerra (neanche una strategia, ha un senso ben preciso.

È un modo di fare la guerra d'altri tempi, un modo di fare la guerra «classicamente» è roba da manuale, è la guerra come la facevano gli Stati nazionali dal XVIII secolo in poi, Francia, Inghilterra, Prussia, Russia ecc.: si combatte e si discute. 

È un paradigma assolutamente «razionale», è la tradizione bellica dell'Europa occidentale applicata così come si deve. 

Inoltre, cosa ancora più importante, è una condotta di guerra così storicamente e formalmente strutturata, che limita al massimo i doppi giochi, le dissimulazioni, gli inganni che in guerra si adottano sempre. Perché è un sistema che si può definire persino «equo» tra le parti in causa? Per una ragione molto semplice: avanzare la proposta di negoziato equivale a un impegno, è dare la propria parola, è una questione d'onore. E se alla fine uno dei negoziati tra Russia e Ucraina arrivasse a qualche accordo, allora la Russia dovrebbe rispettare gli accordi, perché allora sì che perderebbe ogni credibilità sul piano delle relazioni internazionali, e allora sì che il conflitto potrebbe allargarsi, perché «legittimamente» le altre nazioni potrebbero considerare la Russia una minaccia.

Però sistematicamente i negoziati vengono fatti fallire, e questo significa che l'Occidente disconosce completamente questa condotta di guerra. In pratica l'Occidente sta respingendo una delle sue tradizioni più antiche e fondati (eh mi dispiace per gli illusi, ma la guerra è una gran tradizione dell'Europa).

Peggio ancora: cercano di dire in tutti i modi che Putin è un pazzo, cosa che, per quel che ci riguarda direttamente .-  cioè la guerra che sta facendo - non è affatto il caso.

Peggio ancora:  l'Occidente sta innalzando all'empireo eroico il Presidente dell'Ucraina che, per essere didascalici

1) Non ha rispettato gli accordi di Minsk, violando i diritti di minoranze etniche, e all'Occidente che fino a ieri impazziva per schwa e chiedeva massimo rispetto anche per i fiori che crescevano con i gambi piegati, non è importato nulla

2) Ha lasciato in essere e completamente integri le componenti dichiaramente naziste nell'esercito e nell'Stato Ucraino - e all'Occidente così ossessionato verso i crimini d'odio e così "terrorizzato" dai nazifascisti non è importato nulla neanche di questo

3) Impone la coscrizione di massa di tutti i maschi dai 18 ai 60 anni per farli combattere contro un esercito di leva, organizzato, addestrato ed equipaggiato, in spregio a ogni libertà individuale e di coscienza, perché non credo che tutti i maschi ucraini abbiano questa voglia di andare a farsi ammazzare al fronte, specialmente senza aver fatto mai il soldato prima

4) È la persona a cui si lascia dire in tutte le piazze e in tutti i più alti consessi che l'Ucraina non cederà fino all'ultimo uomo (Yeah, immola un popolo intero, perché non concludi in bellezza come quegli Ebrei che fallendo una rivolta contro Romasi suicidarono in massa?), e infine ogni giorno invoca la no-fly-zone che è il preludio alla terza guerra mondiale.

Vi pare questo una soggetto che si sta comportando razionalmente? A me pare un esaltato, pericoloso, cinico come pochi altri nefasti e ignobili soggetti sono apparsi catastroficamente sulla scena della storia.

E il rovesciamento dei paradigmi ora sta dando le palme (come si diceva in tempi antichi)  a questo tipo, buttando non il bambino con l'acqua sporca, ma proprio nel cesso il cervello.

Putin non sta mettendo a rischio l'Occidente. L'Occidente si sta distruggendo da solo, e benissimo.

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