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Ditesti

sabato 13 marzo 2021

Astracazzi

 La posizione della corporazione Astrazeneca e del suo vaccino è ormai decisamente antipatica, e il supporto mediatico, la difesa a spada tratta, inizia a essere stucchevole e deleteria. Insomma, il vaccino c'è, il prodotto è considerato valido, ma negli ultimi tre mesi quanti scossoni e quante brutte notizie hanno imperversato intorno a questo nome?

Hanno fatto un vaccino per ultimi, (nel periodo di fine 2020), e l'hanno spinto per l'approvazione in modo eclatante. Poi hanno ammesso che la sua copertura ed efficacia era inferiore agli altri due venuti prima, hanno detto che non era il caso di inocularlo a persone d'età superiore ai 55 anni, poi - sembra - che i dati hanno fatto cambiare quest'idea e ora è pronto per essere a disposizione anche di gente sulla soglia dei 70 anni. Però nel frattempo l'azienda ha candidamente ammesso e annunciato con tranquillità, che non avrebbe mantenuto le consegne promesse da contratto. Non c'era ancora Lord Dragons in Italia (come se avesse fatto la differenza), nessuno ha fiatato davvero, tutti gelati di fronte alla notizia, specialmente i politici, come se i politici avessero l'abitudine a prendere come un ordine ogni comunicato delle aziende private. 

Poi è saltato fuori che Astrazeneca aveva un bel lotto di vaccini in partenza per l'Australia nonostante le sue mancanze. E Lord Dragons è apparso un simbolo di mito dell'Albore facendo quello che chiunque persona un po' meno cogliona del solito avrebbe fatto. 

Certo, Lord Dragons ha avuto sfiga. Una sfiga così grande che nessuno ha pensato (o ha temuto di vilipendere chissà quale santità), collegando il blocco dell'esportazione di Astrazeneca con i dubbi saltati fuori ieri: sono morte alcune persone a poca distanza dall'inoculazione. Ma sembra che il vaccino non c'entra niente con queste morti improvvise. E se c'entra: è trascurabile.

Trascurabile cosa? 

Questa pandemia ha fatto irruzione in un mondo e sopra un'umanità del tutto immemore e impreparata all'evento: ha distrutto ogni elemento fragile di tutti i sistemi economici, sociali e sanitari, perché si reggevano su una premessa mai conclusa, cioè che nel mondo, ogni uomo e donna ha il diritto e la garanzia alle cure mediche e all'assistenza sanitaria. E invece non è stato così.

Inoltre, a distanza di un anno, non è cambiato assolutamente niente. Abbiamo solo dei vaccini che non arrivano e un numero di morti e malati sempre più alto. Vale davvero la pena continuare con un soggetto che, ai bei vecchi tempi, avrebbe accumulato già quanto bastava per uno sputtanamento mondiale?

Oppure dobbiamo tirare a campare - se ci va bene - trascurando l'intrascurabile e continuando ciecamente a perseverare nella contraddizione fondamentale di non riuscire a dare il giusto valore e la giusta forza ai sistemi sanitari?

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