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Ditesti

martedì 1 dicembre 2020

L'insopportabile mancanza di fede


 Il mio tributo a David Prowse consiste nel ricordare anche quale fu l'impatto di Star Wars nel mondo del Cinema, dell'Immaginario e della Narratività contemporanera. Al momento della sua prima uscita, 1977, si assistette veramente a un qualcosa "senza precedenti" in molti sensi. Tra cui quello più importante è che venne presentata una storia frutto di fantasia che si apriva senza alcun punto di riferimento: un universo immaginario del tutto nuovo e inventato sul quale lo spettatore non aveva alcuna base di esperienza precedente. 

Ma che ci fosse dietro qualcosa di solido e consistente, quello che oggi molti chiamano in senso tecnico "Ambientazione", si schiarì immeditamente, dopo i primi minuti del film. Solo questi due minuti presentano la situazione sotto almeno tre o quattro aspetti culturali, sociali, mitologici, religiosi e storici, e chiunque aveva una certa cognizione in materia di letteratura fantastica avrà sicuramente avvertito la solidità della sceneggiatura.

Ma nel 1977 non era poi così facile individuare certe cose, anche perché c'erano ben poche altre produzioni d'arte e culturali che faecvano uso degli stessi strumenti creativi. Oggi non sfugge piùà quasi a nessuno che la prima trilogia di Guerre Stellari racconta la storia di un'epoca che finisce e di un'altra che inizia (per la quale abbiamo aspettato 40 anni), uno schema identico a certa mitologia antica, come quella omerica, ma soprattutto a una grande "mitologia" contemporanea anch'essa tramandata sotto forma di trilogia, il cui ultimo tomo aveva un titolo molto simile a "Il ritorno dello Jedi", ossia "Il ritorno del re", E già, Guerre Stellari è un Fantasy e debitore nella sua idea fondante a Tolkien.

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