Cyberpunk 2077 è il secondo "giocone" uscito di recente (giusto ieri) che attira la mia attenzione, l'altro è stato Baldur's Gate 3. Più che novità ho visto in rete scene di vita già vissuta da parte di gente che è stata per mesi dietro l'uscita di questi videogiochi per poi trovarsi di fronte a situazioni che sfiorerebbero l'assurdo se non fosse diventato la normalità.
Un giocone è un titolo con una storia e un merchandising dietro da capogiro, che esce in contemporanea in un giorno X dell'anno, reso disponbile su tutte le macchine da gioco moderne, cioè Computer, Consolle e via dicendo. Un giocone costa intorno ai 50 euro, soldo più, soldo meno e poi, una volta fatta la spesa, inizia un'attesa davvero lunga - a meno che non si preordina la copia fisica a casa . per scaricare tutti i contenuti del gioco, parliamo di ore, una giornata, una notte intera e poi... be' poi ovviamente parliamo di videogiochi vasti e lunghi come un mondo virtuale intero, dove ci si può perdere per mesi interi; quindi niente di strano se il giorno stesso della loro release c'è qualcosa che non funziona, anzi molto che non funziona: tipo che proprio questi giochi non girano affatto bene su nessun dispositivi: lenti, scattosi, pieni di bug, che crashano. Per le consolle di solito il problema è di lieve entità, nel senso che nel giro di qualche settimana viene scaricato un aggiornamento e tutto torna a posto.
Per le versioni PC è tutto diverso, molto più incasinato.
Si sa che i PC sono estremamente versatile rispetto alle Consolle, e grazie a questo da sempre sono state le macchine da gioco predilette da chi, insomma cerca di trovare il modo di accattarsi il gioco senza pagare, ed è una cosa estremamente facile da fare che, seppure oggi ormai inizia a essere persino abbastanza pericoloso (perché VI BECCANO), tanto poi non serve più quasi a niente,
Infatti per il PC il problema dei GIOCONI che escono oggi, è che ogni nuovo titolone atteso con grande spasimo e trepidazione, poi non gira sulle macchine, e non per bug o malaprogammazione, ma semplicemente perché sfruttano così tanto le macchine e le configurazioni attuali che, ogni nuovo GIOCONE richiede un aggiornamento di qualche pezzo: processore, RAM, scheda video ecc. Allora sono dolori per il portafoglio: uno pensava di risparmiare una cinquantina d'euro e invece deve spenderne diverse centinaia di euro per qualche pezzo; tanto valeva spenderne intorno ai 500 per una consolle e per il gioco legale.
Questo a mio avviso è un pezzo di strategia dell'industria dei videogiochi per combattere la pirateria in modo "soft" e aumentare gli utili. Infatti c'è una seconda parte abbastanza interessante. E' chiaro che sarebbe impensabile far uscire un videogioco che può funzionare solo su macchine da 1.000, 1.500 euro e oltre, anche perché chi si compra un PC e non una consolle, lo fa spesso per ottimmizzare tutte le sue esigenze con una spesa unica, quindi è altrettanto raro che computer così potenti siano nelle case di tutti. Per questa ragione, sono arrivate sul web delle piattaforme o dei servizi che hanno questi nomi: Google Stadia, Ge Force Now e Play Station Now.
A cosa servono? In sostanza servono a giocare online, in streaming, a tutti i videogiochi esistenti, anche i più esosi e pretenziosi in fatto di hardware, con un qualunque computer e anche con il tablet e il telefono: ci si collega a un PC in remoto che trasmette sul proprio vecchio computer scassato il gioco con cui puoi interagire e giocare... il tutto a una spesa mensile annuale che può variare tra i 120 e i 150 euro di abbonamento (più i giochi).
Dato che non faccio pubblicità, i pro e i contro di questi sistemi potete tranquillamente trovarli in giro, posso solo dire che per i cosiddetti casual gamer è la soluzione più conveniente (e sicura)

Nessun commento:
Posta un commento