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Ditesti

sabato 22 dicembre 2012

Mailt- boogie







  


BOOGIE
     Due note e il ritornello era gia` nella pelle di quei due
     il corpo di lei mandava vampate africane, lui sembrava un
     coccodrillo...
     I saxes spingevano a fondo come ciclisti gregari in fuga
     e la canzone andava avanti sempre piu` affondata nell'aria...
     Quei due continuavano, da lei saliva afrore di coloniali
     che giungevano a lui come da una di quelle drogherie di una volta
     che tenevano la porta aperta davanti alla primavera...
     Qualcuno nei paraggi incominciava a starnutire,
     il ventilatore ronzava immenso dal soffitto esausto,
     i saxes, ipnotizzati... dai movimenti di lei si spandevano
     rumori di gomma e di vernice, da lui di cuoio...
     Le luci saettavano sul volto pechinese della cassiera
     che fumava al mentolo, altri starnutivano senza malizia
     e la canzone andave elegante, l'orchestra era partita, decollava...
     I musicisti, un tutt'uno col soffitto e il pavimento,
     solo il batterista nell'ombra guardava con sguardi cattivi...
     Quei due danzavano bravi, una nuova cassiera sostituiva la prima,
     questa qui aveva occhi da lupa e masticava caramelle alescane,
     quella musica continuava, era una canzone che diceva e non diceva,
     l'orchestra si dondolava come un palmizio davanti a un mare
     venerato...
     Quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare...
     Un quinto personaggio esitò`
     prima di sternutire,
     poi si rifugio` nel nulla...
     Era un mondo adulto,
     si sbagliava da professionisti...

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