L'onorevole Presidente dell'Unione Democratica di Centro, sta terminando la sua comparsata ad "Annozero".
Ha detto che è necessario rimettere il numero chiuso all'università per sanare gran parte dei mali che ci attanaglia, a noi italiani, in quanto "popolo" che soffre una crisi strutturale (non ha detto esattamente così, ma questo è quanto riesco ad estrapolare dal contesto, se sto sbagliando, chiedo perdono e farò pubblica ammenda).
Ora, saltando a pie' pari tutta la questione di "sistema" riguardante il numero programmato delle Istituzioni Universitarie, voglio far presente quanto segue.
"Le facoltà a numero chiuso, a cui si accede solo se si superano i test di ingresso, sono ormai un terzo dei corsi di laurea. Questi, dai 242 che erano nel 2001, sono passati ad essere 1060 nel 2006. Una scelta autonoma che può fare ogni singola facoltà per garantire determinati standard qualitativi ai propri iscritti, evitando così il sofraffollamento delle infrastrutture"
fonte: http://www.studenti.it/universita/orientarsi/numero_chiuso.php (un po' datata lo ammetto)
Traete le vostre conclusioni.
Io spedirò all'onorevole signor Presidente una zavorra. Così che possa stare saldo sulla terraferma.
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