Dopo gli eventi della prima stagione (o capitoli per seguire lo storytelling voluto dai produttori), il mandaloriano "Mando" (avrebbe anche un nome, ma non è importante, a quanto pare), non è riuscito ad affidare Baby Yoda ai suoi compagni di credo (perché Mandaloriano è una religione, non una razza), affinché lo portino infine ai Jedi a cui è destinato.
Anzi, ha perso ogni contatto con i pochi altri mandaloriani ancora esistenti nella galassia, ma la missione va portata a termine allo stesso. Quindi deve girare per pianeti e costellazioni con il piccolo alla ricerca di notizie e contatti per trovare i suoi compagni.
Ciò significa che i capitoli attuali sono improntati come delle classiche avventura di ricerca e di esplorazione tra pianeti più o meno conosciuti e più o meno pericolosi. Bene, passi la prima puntata che racconta di una "caccia al drago", neanche fosse Dungeons and Dragons nello spazio, la seconda puntata sembra aver avuto per trama un rimasuglio di qualche episodio di cartoon per 6-8 anni d'età così brutta che davvero non ci si capacita su come abbia fatto a ottenere l'ok della prduzione. Il terzo episodio migliora leggermente ma non rimedia per niente ai difetti enormi di tutta la produzione: la trama ci sarebbe, per quanto banale, ma sono incapaci di svilupparla, i personaggi non hanno personalità, quel poco di recitazione che si fa (ricordo che abbiamo un protagonista di cui non si vede mai il volto, con uno scafandro addosso che ne limita la gestualità e il resto sono quasi tutti pupazzi e CGI), è a dir poco scadente.
C'è stata anche una polemica riguardo il secondo episodio dove il piccolo Yoda ruba e mangia delle uova (non fecondate) deposte da una anfibiode (donna rana), perché... è piccolo, un bambino poco più che neonato ancora... cosa potrebbe mai fare? Forse qualcosa di diverso, ma appare impossibile sviluppare qualcosa di interessante quando si è ingabbiati nell'establishment del broadcast che porta il marchio Disney+.
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