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venerdì 2 maggio 2014

Curse of the Azure Bonds: importare i personaggi da Pool of Radiance

Nel novembre del 1988 Kate Novak e suo marito Jeff Grubb - uno tra i più importanti autori di materiale per D&D - pubblicarono per la TSR il loro romanzo Azure Bonds [Legami Azzurri], ambientato nelle terre centrali dei Forgotten Realms, probabilmente frutto dell'ispirazione creata dall'ambientazione.




Poi venne il 1989, un anno importante per la TSR e per D&D; come chi legge questo blog può capire subito, questo fu l'anno dove la casa editrice del gioco di ruolo più famoso al mondo imboccò definitivamente la sua “terza via” editoriale affiancando all'accoppiata manualistica+narrativa anche la produzione di videogiochi tramite una liason editoriale con la casa di produzione software SSI. 

Frontespizio originale del romanzo


Dopo Pool of Radiance ed Heroes of the Lance, in un giro di tempo abbastanza stretto uscì anche Curse of the Azure Bonds, un prodotto che venne curato in contemporanea e parallelo con l'immancabile omonimo Modulo d'Avventura. Penso che semplicemente in quanto Azure Bond fosse stato ambientato nei Reami abbia portato immediatamente a utilizzare come motore software per il videogioco il Goldbox, lo stesso utilizzato per Pool of Radiance, e altrettanto automaticamente gli autori abbiano deciso di conformare Modulo e Videogioco come continuazione dell'avventura concertente la Sorgente della Radiosità. 
Nell'introduzione del Modulo, gli autori descrivono lo schema del loro lavoro molto chiaramente: la “maledizione dei legami azzurri” è stato un lavoro gestito su tre piani quasi in contemporanea: prima venne l'idea del romanzo, poi quella del videogioco, in ultimo quello del Modulo dell'avventura; tutti e tre i prodotti condividono gli stessi nodi nevralgici, ma nessuno è esattamente specchio dell'altro.

I credits d'apertura di Curse of the Azure Bonds

Quest'oggi iniziamo questa nuova esperienza di “archeologia dei videogiochi e dei giochi di ruolo” osservando i primi passaggi necessari per giocare al meglio quest'avventura.
     Una delle features d'eccellenza di Curse of the Azure Bonds - affatto scontata nel 1989 - era la possibilità di riutilizzare gli stessi e identici personaggi creati e che i giocatori avevano fatto progredire in Pool of Radiance; nell'epoca dove i computer più potenti erano quelli con sistema operativo DOS, questa possibilità aveva un impatto decisamente eccezionale.
    Sono riuscito a trasferire i personaggi con cui ho giocato a Pool of Radiance in modo abbastanza facile, ve ne fornisco una descrizione accurata.
    In primo luogo, è ovvio e pacifico che dovete recuperare una versione di Curse of Azure Bonds che sia compatibile con quella di Pool of Radiance. Sui siti web dedicati all'Abadonware (i videogiochi fuori produzione da anni), è possibile trovare numerosi pacchetti integrali di Curse of Azure Bonds e scaricarli in modo assolutamente legale e gratuito. La versione che sono riuscito a far funzionare era quella del programma compilato in MS-DOS, che può essere emulata sui sistemi Windows, Linux e Macintosh attuali tramite l'applicazione gratuita DOSBOX - di facile utilizzo.
    Il consiglio è quello di scaricare due o tre copie di Curse of Azure Bonds da siti web differenti, perché non è sempre detto di poter trovare il programma originale integro e perfettamente funzionante, il quale dovrebbe corrispondere a queste caratteristiche.



Fatto questo, prima di lanciare Curse of Azure Bonds, dovete riprendere in mano Pool of Radiance. Scegliete un gioco salvato - meglio se quello che posiziona i personaggi dopo la sconfitta di Tyranthraxus - e portate il gruppo nell'Accademia di Plhan, la locazione di gioco che veniva usata per aumentare il Livello dei personaggi ogni volta che acquisivano i necessari Punti Esperienza. Effettuate ancora una volta la stessa procedura di addestramento (Train) presso uno dei PnG lì presenti, ma questa volta scegliete l'opzione Remove Character from the Party. Se eseguite questa procedura per tutti i personaggi, all'interno della cartella dei file di Pool of Radiance troverete tanti nuovi file per ogni personaggio rimosso, con il nome del personaggio a titolo.
    Questi file contengono le informazioni del personaggio, la loro “scheda” completa come so fosse scritta su carta per AD&D. A questo punto potete persino tentare di effettuare un semplice copia/incolla di questi file dalla cartella originaria di Pool of Radiance alla sottocartella Save contenuta nel gioco Curse of Azure Bond, e potrebbe anche funzionare così, tuttavia se volete eseguire la procedura più precisa e più da smanettoni seguite la procedura che vi propongo.


Chiudete tutto e avviate Dosbox come applicazione stand alone. L'emulatore apre un'istanza DOS all'interno del sistema operativo principale e come una generazione fa, dovete eseguire determinate operazioni di programmazione e settaggio del sistema operativo DOS. Dosbox parte sempre operando su un disco virtuale che segna come z:\>, che si trova nella memoria RAM della macchina. Per poter utilizzare i file contenuti nelle altre unità, come i dischi rigidi, dovete “montare” il disco C di Dosbox indicando in quale cartella ci sono i file che volete far girare.
     Dovete scrivere (come da screenshot): «mount c [percorso per arrivare alla cartella]» omettendo la lettera dell'unità (niente C:, D:, F: all'inizio del percorso) e rispettando gli spazi e la punteggiatura.
   Il comando è semplicissimo da utilizzare, l'unico problema è che è un po' “capriccioso” nel senso che il percorso va scritto in modo completo ed esatto; perciò, se per esempio avete scaricato i file del gioco nella vostra cartella Documenti di Windows, dovrete scrivere «/document and setting/user/document...» eccetera, eccetera; e dato che l'MS-DOS di Dosbox è identico a quello degli anni '90, lui non salverà mai questa impostazione, quindi ogni volta che riavviate l'applicazione dovrete fare tutto da capo, e con percorsi così lunghi se siete facili all'errore di digitazione, potreste arrivare allo sclero in breve.
   Il consiglio è di mettere la cartella dei file dos nella directory radice del disco rigido così da dover scrivere - per esempio - solo «/giochi_vecchi» o in un'altra posizione che non vi obblighi a scrivere una stringa di sessanta e più caratteri. Ci sono però due accorgimenti assolutamente necessari: 1) la cartella di Pool of Radiance e quella di Curse of Azure Bonds devono stare entrambe dentro una cartella superiore che le contenga, altrimenti non funziona nulla; 2) le cartelle vanno nominate necessariamente “poolrad” e “curse”, altrimenti non funzionerà nulla una volta ancora.
    Una volta montata la directory in modo corretto, se non conoscete la disposizione dei caratteri sulle tastiere americane scrivete «keyb it», date invio, scrivete «c:» e date invio ancora così da spostarvi nella directory che contiene i due videgiochi.

Il comando DOS «dir» (o «dir /w») fornisce come output il listato dei file e delle cartelle contenuti, dopo essere sicuri di aver fatto tutto giusto, scrivete: «curse» ed entrerete nella directory di Curse of the Azure Bonds.
 
All'interno di questa cartella c'è una piccola utility: copycurs.exe. Questa permette di importare i personaggi da Pool of Radiance a Curse of  the Azure Bonds. Digitate il nome del programma e l'utility partirà. Sì: è possibile importare/trasferire più personaggi anche da e verso un altro gioco chiamato Hillsfar, ma ora non ci interessa questo. Per importare i personaggi, selezionate “other” e rispondete sempre affermativamente riguardo ai percorsi proposti in quanto non pare possibile modificarli: Pool of Radiance deve trovarsi dentro c:\poolrad e Curse of the Azure Bonds dentro c:\curse.



Se è tutto corretto l'utility funzionerà e voi non dovrete far altro che far partire Curse of the Azure Bonds e poi selezionare come prima scelta: Add Charaters on the Party, così da ottenere la lista dei PG già creati e poter continuare a giocare con i vostri beniamini di Pool of Radiance su cui avete speso settimane per farli diventare forti e potenti


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